Leitmotiv delle nostre estati, monito per la salute della pelle e odore predominante in spiaggia. Che cos’è? La crema solare, ovviamente! 

Ma ti sei mai veramente chiesta che cosa significa il numerino accanto a SPF che trovi scritto su tutte le confezioni di protezione solare? Come scegli la tua protezione? Guardi mai veramente bene la confezione?

L’SPF è, molto semplicemente, il fattore di protezione solare. Ovvero, la capacità della crema di fermare le radiazioni solari di tipo UVB. Ma che cosa significa quella cifra e perché ti interessa?

Stiamo per fare un po’ di matematica ma non ti preoccupare! Nessuna verifica in vista, solo qualche sorpresa, probabilmente.

Quanto sai sul fattore SPF?

Una protezione con SPF 6 lascia passare ⅙ dei raggi UVB sulla tua pelle, dunque circa il 17% dei raggi che la raggiungono. Un SPF 30, ti protegge invece, già per il 97%. Un SPF 50 raggiunge addirittura una protezione del 98% e le creme speciali da SPF 110, raggiungono ben il 99,1%. 

Insomma, più è alto l’SPF e meno UVB passano. Attenzione, però! È impossibile schermare gli UVB del tutto, dunque non fidarti di quelle creme che millantano “protezione totale” o “schermo totale”: una protezione efficace è possibile, ma non potremo mai evitare del tutto che un po’ di questi raggi nocivi passino oltre la barriera della crema e raggiungano la nostra pelle. 

Quello che possiamo fare, però, è agire affinché la nostra crema funzioni per davvero, indipendentemente dall’SPF che abbiamo scelto di comprare.

Quanta protezione solare va applicata?

L’usanza comune, purtroppo, è quella di metterne poca. E anche se credi di distribuirla adeguatamente su tutto il corpo, in realtà non ne starai probabilmente mettendo abbastanza perché la dose consigliata è di ben 2mg per cm quadrato di pelle esposta al sole

Vuoi farti un’idea di quanta crema sia? Per coprire la pelle di una donna di media statura (1.60m) ne servono circa 30g, che su una mano è circa la grandezza di una grande noce. Inoltre, se pensi che un flacone di crema ne contiene mediamente 200g, significa che un flacone di crema dovrebbe bastarti per circa 6 applicazioni. Se stai pensando che tu, con una bottiglia di solare ci fai almeno due estati, sappi che probabilmente sei in buona (o cattiva?) compagnia.

Se della dose consigliata ne distribuisci la metà di quello che dovresti, inoltre, non credere di stare coprendoti per la metà della sua potenza di protezione. Mettere la metà della dose consigliata di una crema solare con SPF 30 non significa che ti stai proteggendo per SPF15, ma bensì per la radice quadrata di 30, ergo… circa 5. Se ne mettessi ¼? Allora la protezione equivalente sarebbe SPF 2.

Insomma, se vuoi garantirti una protezione pari all’SPF che hai acquistato, assicurati di metterne la giusta quantità e attenzione con acque, spray o fondotinta con SPF che vanno molto di moda adesso, perché con questo tipo di prodotti è ancora più difficile riuscire a garantirsi una copertura efficace.

Quando applicare la crema solare?

Gli esperti consigliano di applicare la crema prima di uscire di casa e poi ripetere l’applicazione dopo circa 20 o 30 minuti. Da lì, ripeti l’applicazione ogni 2 ore per essere certa di non esporti mai ai raggi nocivi.

Certamente, ci sono pelli più sensibili e meno sensibili che reagiscono diversamente all’esposizione ai raggi solari, di lampade e lettini abbronzanti, ma la crema è consigliabile sempre, per qualsiasi tipo di pelle, perché anche se non ti sembra di scottarti, rischi di causare danni alla tua pelle a livello più profondo. Danni che possono essere anche permanenti.

Gli UVB, infatti, sono i raggi più violenti dai quali l’SPF ci protegge. Questi si fermano sullo strato più superficiale della pelle e causano i danni più evidenti, come le scottature o gli eritemi, ma rappresentano soltanto il 10% dei raggi solari che ci colpiscono. Il 90% dei raggi che la nostra pelle assorbe, sono UVA

I raggi A sono più subdoli, perché entrano in profondità, negli strati più interni della pelle e sviluppano all’interno di essa i radicali liberi. Questi radicali, sono quelli che vanno a colpire la struttura stessa che tiene in piedi la nostra pelle causandone l’invecchiamento e andando a modificare il DNA; queste modificazioni sono quelle che finiscono per causare anche i tumori.

Assicuratevi quindi di munirvi di una crema che contenga filtri per intercettare anche gli UVA. Cercate la dicitura UVAPF o un bollino tondo che rechi al suo interno “UVA”. Per legge, queste creme vi proteggeranno dai raggi UVA almeno per un terzo dell’SPF dichiarato.