C’è chi li ama e chi li odia, ma i numerosi benefici dei carciofi sono innegabili per tutti.
Sono uno degli ortaggi più antichi, tipici di molte ricette dell’area mediterranea (come i famosi carciofi “alla romana”).
Oltre al loro gusto e alla loro versatilità in cucina, probabilmente devono il loro successo anche alle numerose proprietà benefiche.
Cosa si mangia dei carciofi?
La parte utilizzata in cucina solitamente è il cuore, mentre si tendono a scartare le foglie per il loro gusto molto amaro.
La caratteristica forma a fiore è data dall’insieme dei suoi petali, il cui nome corretto è brattee.
Queste insieme al ricettacolo (il punto di congiunzione con il gambo) formano il cuore, che è la parte edibile dell’ortaggio.
Le brattee esterne, solitamente scartate in ambito culinario, sono invece apprezzate in ambito medico per le numerose proprietà benefiche.
Le proprietà nutrizionali dei carciofi
Questi ortaggi sono costituiti prevalentemente da acqua, ma contengono anche una discreta quantità di fibre, proteine e vitamine.
Sono inoltre un’ottima fonte di sali minerali, come potassio, fosforo, magnesio e calcio.
Per queste loro caratteristiche nutrizionali, i carciofi sono un alimento particolarmente indicato per chi vuole seguire una dieta per perdere peso.
Si tratta infatti di una verdura gustosa e ricca di nutrienti, ma con pochissime calorie (solo 47 kcal ogni 100 g).
La funzione digestiva dei carciofi
Una regolare assunzione di carciofi nel proprio regime alimentare può apportare molti benefici alla salute: uno dei principali consiste nel favorire la digestione.
I carciofi sono infatti un alimento particolarmente indicato per chi soffre di frequenti dolori all’addome, di reflussi gastroesofagei o della Sindrome del Colon Irritabile.
Un interessante studio condotto nel 2003 in Germania dai ricercatori della University of Essen, ha dimostrato in modo efficace la funzione digestiva dei carciofi.
247 pazienti affetti da patologie legate alla digestione, di età compresa tra i 18 e i 75 anni, sono stati suddivisi in due gruppi. Per sei settimane al primo gruppo è stato somministrato un placebo, mentre al secondo gruppo è stato fatto assumere un estratto di carciofo.
Alla fine dell’esperimento è risultato che l’estratto ha avuto reali e misurabili benefici sui pazienti, con una differenza di risposte tra i due gruppi del 15%.
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